XIV Assemblea Nazionale - Parrocchia di San Giovanni - Averzzano AQ

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XIV ASSEMBLEA NAZIONALE DELL'AZIONE CATTOLICA ITALIANA
VIVERE LA FEDE, AMARE LA VITA
L'impegno educativo dell'AC

  

"Il momento assembleare si innesta con naturalezza in un percorso mai interrotto; ravviva, anzi, la tradizione più genuina della storia di un'associazione che è sempre in cammino, aperta al futuro perché radicata nel passato". Così inizia il Presidente dell'Ac, Franco Miano, la sua Relazione di apertura dei lavori della XIV Assemblea nazionale dell'Azione Cattolica Italiana, tenutasi a Roma, nella Domus Pacis, dal 6 all'8 maggio.
Per la gente di Azione Cattolica, sottolinea il presidente dell'AC, "le assemblee non sono momenti celebrativi staccati l'uno dall'altro, ma segmenti di uno stesso cammino compiuto congiuntamente nelle singole realtà locali e a livello nazionale; sono occasioni straordinarie e ordinarie a un tempo, in cui insieme si decide la strada da percorrere, in continuità con quella già percorsa, in cui si raccolgono i frutti dell'impegno precedente e si prefigura il futuro, in quella ottica di "normalità" che è connaturata all'Ac. Sono opportunità per riflettere su noi stessi, sulla Chiesa, sul Paese, per realizzare una vita associativa sempre più ricca e per offrire un contributo significativo alla comunità ecclesiale e al territorio in cui siamo posti".
Del resto, l'impegno a servizio della democrazia e della nazione caratterizza l'Azione Cattolica, pur con diverse modalità, fin dalla sua nascita, "e ancora oggi si traduce nel contributo che l'associazione continua a offrire alla comunità civile attraverso tanti suoi laici attivi nelle istituzioni amministrative e nelle molteplici realtà di volontariato civile e sociale. In questo percorso, si è realizzato un incontro non virtuale con laici appassionati per il Vangelo, la comunità ecclesiale e il proprio Paese. Tra loro molti giovani: una freschezza e vitalità che fa ben sperare per l'Ac, per la Chiesa e per il futuro della stessa Italia. Sono sotto gli occhi di tutti le diversità sociali, economiche e culturali del territorio ma è altrettanto evidente il forte spirito di unità e il rifiuto di abbandonarsi a qualsiasi forma di localismo, priva di senso sia dal punto di vista politico che ecclesiale. Proprio su questo terreno si innesta la sfida per i cattolici di un impegno e una testimonianza coerenti e credibili, sostenuti da motivazioni "alte"".
L'Ac desidera condividere la forza di comunione e di coesione nazionale che si realizza quando le persone, abbandonando pregiudizi ideologici, vivono relazioni sincere, autentiche, serene. È a relazioni di qualità che l'Azione cattolica anela, per il bene di ogni uomo e del corpo sociale in cui egli è inserito. E tutta la vita associativa, nel livello parrocchiale, diocesano, regionale e nazionale, è concepita come un dono d'amicizia che abilita all'impegno gratuito per gli altri.  I ragazzi, i giovani e gli adulti, quando trovano corrispondenza al loro desiderio di relazioni vere, aderiscono volentieri a progetti grandi e seri. Quello dell'Azione cattolica è appassionare, con rispetto e senso della laicità, alla vita buona del Vangelo, attraverso la proposta di cammini ordinari che uniscono fede e vita in un'unica cornice di senso. Il Santo Padre, al quale va la nostra gratitudine e l'adesione al suo magistero, nel messaggio inviato ai delegati alla XIV Assemblea nazionale ha riconosciuto la ricchezza della vita associativa dell'Azione cattolica: "Siete ragazzi, giovani e adulti che si mettono a disposizione del Signore nella Chiesa con un impegno solenne, pubblico, in comunione con i Pastori, per dare buona testimonianza in ogni ambito della vita. La vostra presenza è capillare nelle parrocchie, nelle famiglie, nei quartieri, negli ambienti sociali: una presenza che vivete nella quotidianità e nell'aspirazione alla santità".
Forti di questo incoraggiamento, desideriamo offrire luoghi in cui rigenerare la propria fede in Gesù crocifisso e risorto, in cui condividere le proprie domande più profonde e le preoccupazioni del quotidiano, in cui discernere in profondità con criteri evangelici sulla propria esistenza ed esperienza, al fine di orientare al bene e al bello le proprie scelte individuali e sociali. È stato, è e sarà questo l'impegno educativo dell'Azione cattolica italiana: aiutare tutte le generazioni a coltivare la propria vita, sostenere il dialogo, sempre più a rischio nelle pieghe dell'incomunicabilità, tra ragazzi, giovani e adulti; accompagnare ciascuno, anche tra i grandi, affinché non si smarrisca nella routine dei problemi, delle fatiche e delle ferite.
Tale impegno si snoda nella Chiesa locale e nella parrocchia, e si traduce nella scelta fondante della popolarità. Per l'Azione Cattolica Italiana popolarità significa l'impegno dei soci a farsi prossimi di tutti, di ogni generazione e condizione, da amare e curare senza separazioni, perché la comunità cresca come popolo di Dio; si esprime nel condividere con tutti la possibilità di vivere la speranza, che nasce da un cammino fondato sulla Parola, nutrito da contemplazione e preghiera costante, e che parte dalla situazione in cui si trova ogni persona; si rivela concretamente nella consapevolezza che la gente dell'Azione Cattolica è contemporaneamente gente di Chiesa e gente di strada, per un dono che non dipende dalle singole persone ma dal rispondere ad una storia che ha ormai più di 140 anni.
Dalla nostra diocesi, hanno partecipato all'assemblea, Alessandro Franceschini (Presidente diocesano), Angelo Riccitelli (Vice presidente diocesano per il Settore Adulti), Laura De Benedictis (Responsabile diocesano ACR), Maria Teresa Fedele (Vice presidente diocesano per il Settore Giovani) ed Eleonora Guglielmi (Incaricato Regionale dell'ACR) che con grande gioia riporteranno in diocesi le linee programmatiche per il triennio 2011-2014.
Con l'aiuto di Dio e di Maria Santissima, Regina dell'Azione Cattolica, sull'esempio dei santi, beati e venerabili dell'Azione cattolica italiana (con affetto il Santo Padre ha ricordato Pier Giorgio Frassati, Alberto Marvelli, Giuseppe Toniolo, Antonietta Meo, Pierina Morosini e Armida Barelli) desideriamo rendere visibile con la nostra vita che vivere la fede significa amare la vita!


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